Il monitor di una videocamera
Le videocamere sono strumenti precisissimi che ci consentono di realizzare video e filmati di vario genere. Possiamo averne bisogno per scopi professionali, ma anche per immortalare momenti personali che vorremmo ricordare. In base all’utilizzo che ne andremo a fare quindi dobbiamo valutare vari dettagli al fine di comprare l’apparecchio che faccia al caso nostro. Uno di questi è proprio il monitor della videocamera. In che modo questo ci aiuta a capire se lo strumento è perfetto per le nostre esigenze? Scopriamolo insieme nelle prossime righe.
È bene che il monitor della nostra videocamera sia LCD, migliore rispetto ai mirini per vari motivi. I mirini infatti stanno andando a sparire, proprio perché sostituiti dal più pratico e comodo monitor. Grazie a questo abbiamo la possibilità di vedere la scena che stiamo registrando in tempo reale e su uno schermo di ottima qualità. Questo ci consente di controllare al meglio il filmato, cambiare inquadratura velocemente e renderci conto in anticipo di quello che sarà il risultato finale.
Le dimensioni di un display a cristalli liquidi di solito si aggirano intorno ai 2 o 4 pollici in diagonale. Questa è la misura che viene considerata “giusta” – o meglio adatta – affinché la videocamera possa essere funzionale e con una resa ottimale. La risoluzione invece può variare, ma una videocamera di qualità deve averne una di almeno 200.000 pixel. Questo non influisce sulla qualità dell’immagine, ma sulle dimensioni appunto dello schermo – che come abbiamo visto non possono essere inferiori ai 2 pollici. Le videocamere moderne sono dotate di sensori per l’autoregolazione della luce, ma in ogni caso è possibile impostare e regolare appunto la luminosità delle immagini. Possiamo quindi realizzare video molto belli, che possano rispecchiare in tutto e per tutto l’idea originale del regista.
Uno schermo quindi è molto più pratico, sia per controllare il video e averne pieno dominio, ma anche per la maneggevolezza che ci consente. Questi display infatti sono orientabili, e possiamo riprendere i soggetti da diverse angolazioni, come per esempio dall’altro o con la funzione autoscatto – cosa impossibile se usiamo invece il mirino.
Ulteriori informazioni in merito si possono reperire qui.